Visti consolari su passaporti – Visti elettronici – Pratiche immigrazione
La coesione familiare in questura anche in questo caso è possibile basta dimostrare il rapporto di parentela con il cittadino italiano e la questura può rilasciare il permesso di soggiorno per motivi familiari.
Il visto di ingresso per familiari al seguito, consente – senza necessità di chiedere il nulla osta al ricongiungimento familiare – l’ingresso, ai fini di un soggiorno di lunga durata a tempo determinato o indeterminato, allo straniero che intenda fare ingresso in Italia al seguito di un familiare cittadino italiano, o di un Paese UE, ovvero di Paese aderente all’Accodo SEE, o al seguito di un familiare straniero di cittadinanza diversa da quelle predette che sia titolare di un permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) o di un visto d’ingresso di durata non inferiore a un anno (per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per studio, per motivi religiosi).
Il visto per familiare al seguito di cittadino italiano o UE (aderente SEE), benché alcuni di nostri servizi consolari nel mondo, continuino a confonderlo col visto per ricongiungimento familiare, é del tutto diverso da tale ultimo visto.
Infatti:
● il visto per ricongiungimento si può chiedere quando il richiedente si trova in Italia o in un Paese UE oppure aderente SEE e la persona richiesta si trova in un Paese extracomunitario ed é cittadino extracomunitario;
● il visto di familiare al seguito invece, si richiede quando il cittadino italiano o UE o aderente SEE si trova in territorio extracomunitario (può essere residente in Italia oppure AIRE, cioè iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, non fa differenza), nel quale il suo familiare (richiesto) si trova e/o risiede.
I due tipi di visto sono solo accomunati dal fatto che hanno precedenza e priorità assoluta su tutte le altre tipologie di visto, ma il secondo deve essere concesso in tempo utile alla partenza di rientro del cittadino italiano (o equiparato) perché entrambe possano viaggiare insieme.
Inoltre, per entrambi i visti − se il familiare “seguito” è uno straniero extracomunitario o apolide − sono presi in considerazione gli stessi tipi di rapporti di parentela e sono richiesti gli stessi requisiti reddituali e alloggiativi richiesti di regola per l’analogo ricongiungimento familiare.
La richiesta di visto deve essere fatta alla Rappresentanza diplomatica o consolare del Paese di origine.
Con la domanda devono essere presentati i seguenti documenti:
• passaporto o documento equivalente
• documentazione relativa alle finalità del viaggio, ai mezzi di trasporto utilizzati, la disponibilità di mezzi di sussistenza adeguati o la prestazione di garanzia dove prevista
• documentazione relativa alle condizioni di alloggio in Italia
• documentazione che comprovi, a seconda dei casi, il rapporto di parentela, coniugio, minore età o inabilità al lavoro, autenticata dall’autorità consolare italiana, che deve rilasciare anche la dichiarazione di conformità delle traduzioni
• nulla osta dello Sportello unico, che può essere chiesto tramite procuratore legale, ad eccezione del caso di ingresso al seguito di cittadino italiano o UE per i quali non è necessario alcun nulla osta.
Dopo l’ottenimento del visto e l’ingresso in Italia, entro 8 giorni lavorativi deve essere richiesto alla Questura competente:
1. il rilascio del permesso di soggiorno, per i familiari dello straniero extracomunitario o apolide
2. la carta di soggiorno, per i familiari di cittadino europeo.
Puoi richiedere informazioni o preventivi gratuiti con un semplice click. Compila i seguenti campi ed invia la tua richiesta senza impegno.
un nostro consulente qualificato ti aiuterà nella scelta giusta del visto.